BARI – Oria fuma Francavilla guarda è il titolo del romanzo di esordio di Michele Fanelli (dottore commercialista), edito da Schena Editore, Fasano (Br), che verrà presentato a Bari, martedì 30 maggio, presso La Feltrinelli Libri e Musica, Via Melo, 119, Bari, alle ore 18.30. Alla presentazione prenderà parte, oltre all’autore, Angela Schena (Schena Editore). Dialogheranno con l’autore Maristella Buonsante, psicoterapeuta e Franco Liuzzi, docente universitario.
L’autore ha intrapreso un viaggio immaginario in un mondo scomparso che nei suoi ricordi è rimasto vivo, dolce e attuale. Il sottotitolo del libro “Storie di paese ai tempi di Carosello” colloca il romanzo negli anni ’70 del secolo scorso. Racconti brevi sul filo dei ricordi e cronaca di vita ordinaria, di persone ordinarie in carne e ossa, che si muovono nell’ambito del sistema di relazioni, denso e nutriente, della minuscola comunità di via Laura, a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Un racconto del passato guardato con gli occhi del bambino e del ragazzo di allora. Un microcosmo di un Sud che si ciba di piccole storie e di tanti personaggi che hanno in sé dignità, valori, senso. Il libro è un memoir che si dipana nella rielaborazione dell’infanzia e dell’adolescenza lasciando nella mente del lettore una scia di gradevolezza senza indulgere in un amarcord compiaciuto.
Michele Fanelli ci accompagna a visitare la sua galleria di ritratti: Catucciu, Mimina, Cicciu, Maria la cigghiese… e ancora… Menica, Ppinodda, Mmilodda, Ciodda.. e ancora… N’cittina, Ppinu, Ntanodda, Ratodda e molte altre persone del popolo. “Con i suoi occhi vediamo via Laura, il Salento, il Sud. Un buon esercizio per ricordare e scriverne, impegnati come siamo nell’incessante ricerca di sé, per ri-trovarsi attraverso luoghi e cose. Il libro è interessante anche per chi ami letture che esplorino altra classe socioeconomica, altre generazioni, permettendo un viaggio nel tempo, rifuggendo dal Sud di folclore, acquisendo tanti piccoli dettagli a volte più significativi di grandi affreschi. O comunque con un differente zoom”
Articolo pubblicato su la Gazzetta del Mezzogiorno: leggi l’articolo
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