La direttice, Maristella Buonsante: “Con la Carta dei servizi ogni cittadino può essere in grado di conoscere attività che si svolgono nelle nostre sedi”
Ogni lunedì un campione di biliardo insegna a sei utenti i segreti dell’originale sport. Ogni martedì alla musicoterapia si associa lo yoga della risata, il laboratorio artistico e autobiografico. Mercoledì all’insegna del contatto con la natura e della comunicazione virtuale, giovedì teatro, venerdì calcetto e vela per cancellare lo stigma. Il ricco calendario non teme paragoni.
E così gli oltre 5mila pazienti seguiti dal Centro di salute mentale di Bari possono trovare non solo accoglienza e cura del disagio, ma anche un vero e proprio “Manifesto della psicoriabilitazione” con tutte le novità per il 2019. «Abbiamo pubblicato la prima Carta dei servizi del Csm di Bari – spiega Maristella Buonsante, che dirige il Centro con i suoi cinque presìdi territoriali – Un documento fondamentale, che permetterà a tutte le persone che hanno necessità di accedere ai servizi, di trovare facilmente consultabili gli indirizzi, i numeri di telefono, i nomi delle persone a cui rivolgersi, i codici cup delle prestazioni». La Carta è stata redatta con la collaborazione di Maria Tubito, psichiatra e psicoterapeuta, responsabile del presidio di Picone Carrassi.
A impreziosire l’opuscolo ci sono illustrazioni davvero speciali. Sono i collage realizzati dagli artisti d’eccezione che nel Centro di salute mentale partecipano al laboratorio “Immagini sensibili” condotto da Agnese Purgatorio, conosciuta in tutto il mondo per i suoi lavori sul tema della memoria e della ricostruzione di narrazioni personali. «Il nostro Centro è il più grande d’Italia e ora abbiamo una delle poche Carte di servizio del settore pubblico».
Maristella Buonsante non nasconde la soddisfazione, dopo quarant’anni alla guida del Csm di Bari. «Era il 1978, c’era stata la rivoluzione voluta da Franco Basaglia e la chiusura dei maniconi – ricorda – quando sono arrivata per la prima volta in quella che era la piccolissima struttura di via Amendola».
Oggi il livello di conoscenza del servizio è cresciuto in maniera importante. Oltre 5mila sono i pazienti accolti nelle sedi di via Pasubio, via Podgora, via Quasimodo, via Sassari e vico Traversa, aperte tutte le mattine e il martedì pomeriggio (per Santo Spirito unico giorno di apertura al pubblico è il lunedì). Al Centro di salute mentale non arrivano solo i pazienti psicotici gravi, come è convinzione diffusa. «Se una persona soffre di attacchi di ansia tali da tenerla reclusa in casa – assicura Buonsante – certamente ce ne facciamo carico, perché lavoriamo in stretta collaborazione con gli psicologi».
Di qui la necessità di mettere nero su bianco per la prima volta informazioni utili e calendario di attività, a disposizione di chi (anche familiari dei potenziali utenti) voglia capire cosa fare e dove trovare un punto di riferimento. La Carta dei servizi si apre con una riflessione. «Nella logica della complessità, che caratterizza l’attuale clima scientifico, il disturbo psichico è riconosciuto come legato all’intrecciarsi di fattori differenti, a livello biologico, individuale, relazionale – scrive la direttrice – Per prevenire che una persona soffra di disagio psichico (o come comunemente si dice di esaurimento) occorre agire a livello dei differenti fattori, con interventi familiari, psicoterapeutici, con farmaci, come occorre».
È con questa filosofia, per esempio, che è nata l’idea del laboratorio di arte e identità. E, ancora, della squadra mista di calcetto “Csm Bari”, con un cannoniere fortissimo: una donna che frequenta il centro. Nel corso di 40 anni sono state realizzate centinaia di attività, dal gruppo di lettura e scrittura creativa al cineforum, dal corso sul cinema comico alle conferenze sulle tradizioni cittadine. Tra pizze, gite, escursioni, si sono inseriti i laboratori poliespressivo (pittura, ceramica, affresco murale, disegno, pasta di pane), fotografia, arte. Protagonista lo sport: rugby, tennis, vela, judo, calcetto, pilates, yoga. «Perché il concetto di salute mentale si riferisce a uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente all’assenza di malattia o infermità – si legge nella Carta – Un obiettivo ambizioso in collisione con quello di adattamento a condizioni di solito difficili e precarie, che stimolano il percorso umano di miglioramento, prevede attività non solo creative e riabilitative ma anche di prevenzione».
Il collage. Uno dei lavori realizzati dagli artisti del Centro di salute mentale che partecipano al laboratorio “Immagini sensibili” condotto da Agnese Purgatorio