“L’esperienza più bella che possiamo avere è il senso del mistero. È l’emozione fondamentale, la culla della vera arte e della vera scienza. Chi non lo sa e non può più meravigliarsi è come morto, i suoi occhi sono offuscati” (Albert Einstein) (epigrafe in Rovelli I buchi bianchi).
Eppure in psichiatria il mistero terrorizza, in certe esperienze dispercettive e ideative, non solo chi li prova, ma l’entourage percepisce che si aprono nuovi mondi, porte che conducono altrove. È la solitudine che terrorizza e lo /a psicoterapeuta come un/a coraggiosa compagna di esplorazione non di rado è l’unica persona ad osare anche solo di parlare e di approfondire.
immagine: Psiche agli inferi