Centro di Salute Mentale Bari Centro – Via Pasubio 173 Bari
Seminario interattivo indoor, nel Centro di Salute Mentale Bari centro, in via Pasubio 173.
Partecipano: il Giudice Tutelare di Bari Dott. Salvatore Casciaro, l’avv. Donatina Sacco, psichiatri, criminologi clinici, familiari di pazienti, operatori della salute mentale. Secondo il modello di “formazione a rete”; interviene cioè l’usuale “filiera” impegnata nella procedura, sicchè l’apprendimento si situa già a livello del Know How.
Modera Giuseppe Armenise, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno.
Dopo 5 anni di applicazione della Legge, facendo seguito all’Evento formativo dell’AslBA, all’uscita stessa della Legge 6/2004, applicando la metodologia di “formazione a rete” elaborata dalla stessa Scrivente, si è scelto di rivedere il setting e di fare il punto sulle esperienze elaborate da chi è in trincea.Cioè operando sul territorio psichiatrico, che ha ispirato i modelli successivi di spostamento di focus dell’assistenza sanitaria dall’ospedale al territorio.
Sicuramente il personale di ogni ruolo dei Servizi Psichiatrici e Socioassistenziali, è coinvolto nella problematica, da sempre centrale per le molte incertezze e confusioni sulla capacità d’intendere e di volere, che hanno seguito le peregrinazioni concettuali anche dietro i nuovi assessments dell’ intelligenza e le nuove acquisizioni sul comportamento umano.
Malattia mentale non è sinonimo di incapacità e la maturazione delle due discipline in merito fa cogliere il ventaglio di posizioni diversificate, a cui non può che seguire la possibilità di più fini discriminazioni psichiatriche e legali, al posto della vecchia impostazione “ tutto o niente” (interdizione o capacità totale).
D’altra parte gran parte del personale è quasi digiuno di qualunque informazione in merito, come peraltro accade in tutti i “confini”tra discipline diverse.
Il formato dell’Evento è strutturato in tre parti: una giuridica, che vede come protagonista il Giudice Tutelare di Bari preposto ai provvedimenti sull’amministrazione di sostegno; la seconda in tavola rotonda interattiva di operatori con le loro casistiche o con le “ soluzioni creative” al continuo problem solving imposto dalle nuove richiesta del territorio, la terza parte con ampia possibilità d’interazioni tra tutti i presenti.
Si vuol favorire l’interazione tra le parti in opera dando spessore di realta’ alla configurazione di rete, con la formazione di un’ equipe interistituzionale, che però valorizzi le differenze perche sono parti fondamentali delle identità istituzionali.
Obiettivo non secondario, oltre a quelli citati, è infatti la valorizzazione del patrimonio culturale della psichiatria territoriale, di quell’avanguardia di idee e soluzioni creative sull’assistenza di cui, ancora, non viene riconosciuto il merito pioneristico in trincea agli operatori italiani -migliori – della Legge 180 del 1978, in Puglia particolarmente fruttuosa. Coerentemente al modello sanitario “ a rete ” che si tenta di sviluppare in Regione, la formazione odierna si avvale del self report e della discussione di più persone facenti capo a più ruoli professionali. Si può evidenziare e favorire l’interazione all’interno della filiera che va’ dalla “domanda” di persone, famiglie o istituzioni, all’organizzazione ed esecuzione della “risposta” e al controllo della corretta “risposta” organizzativa alla domanda. Si possono così correggere distorsioni nelle prassi e comunicazioni presenti nelle pratiche dei Servizi, sì da raccogliere utili indicazioni per gli operatori tutti.
La conoscenza reciproca di difficoltà, limiti, funzioni è basica per la costruzione di alternative “comode” e desiderabili per i cittadini al ricovero per raggiungere l’obiettivo di una migliore qualità dell’assistenza e della vita.
Maristella Buonsante