Passando davanti ad una delle cabine fotografiche- che hanno preso il posto delle cabine telefoniche, curioso specchio dei tempi , dall’interazione per voce ai selfie per immagini- ho trovato questo strano affastellamento di fogli. Sembrano zampette di uccelli, o enigmatici segni, ma è alfabeto arabo o di altra lingua misteriosa. Equivalente di messaggio in bottiglia di qualcuno sperduto nel tempo e nello spazio che cerca di comunicare con chi riesce a trovarli e a leggerli. Temo non di rado succeda anche a noi. A volte con i nostri sintomi, a volte con opere in varie forme, criptate
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