Anche in psicoterapia lavoro così, con architettura di sintomi, alla ricerca di architravi di regole interattive che fanno da sostegno al resto. O, se preferite, al granello di polvere che provoca l’irritazione di madreperla nella conchiglia ( non a caso la simbologia popolare fa equivalere le perle a lacrime).
Dunque l’arte ci può insegnare a pensare multilivello. Guardiamo questa famosa opera IL BACO DA SETOLA.
Solo Pascali fa ridere così tanto sull’arte (al primo livello). Per un oggetto così umile ironicamente elevato ad Arte. Ed é una risata ricorsiva.
Al secondo pensi al calembour (ovvero al gioco di parole tra seta e setola).
Al terzo livello scopri quanto i nostri oggetti prendono forme a prestito dalla natura in citazione occulta. E pensi ai frattali.
Al quarto livello inizia l’ammirazione della forma in se’.
E infine al quinto sei li’ come una bambina che gioca con lo spazzolone delle pulizie a fare il baco.
Last but not least, assomiglia a un gran Scovolino pulitore d’interni. Bottiglie! E… cuori
? Continua la metafora con la psicoterapia.
Beninteso la gerarchia di livelli e’ arbitraria.
Ecco io lavoro così con i sintomi in psicoterapia, con quest’architettura di pensieri.
03
Mar